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Van Gogh - Sulla soglia dell'eternità (At Eternity's Gate)





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Van Gogh - Sulla soglia dell'eternità (At Eternity's Gate)

La parola in più
Pubblicato da Romina Carnevale in Recensioni · 22 Gennaio 2019
Tags: VanGoghFilmalcinemarecensionefilm
Van Gogh - Sulla soglia dell'eternità (At Eternity's Gate) diretto da Julian Schnabel con Willem Dafoe, è un film immersivo. La fotografia, l'uso della camera espressiva e di tutti i tipi d'inquadratura soggettiva: con la percezione di personaggio; la proiezione di personaggio, recanti il particolare stato di coscienza di Van Gogh, regalano un'esperienza di godimento a ogni singola immagine, la cui fruizione è paragonabile a un'immersione nella diegesi di un quadro in movimento, dove curiosi e avidi di bellezza, cerchiamo proprio ciò che la macchina da presa di volta in volta, ci mostra, soffermandosi sui dettagli, sulle linee d'ombra, sui colori, sui volti, sui paesaggi, facendoci tralasciare il racconto che a tratti sembra perdersi nella mente confusa di Van Gogh, attraverso il quale guardiamo il mondo. Nello stesso tempo, la visione alterata e a volte troppo mossa della macchina da presa, nella volontà di renderci la percezione, la mente, la disperazione di un artista non compreso, solo e bisognoso d'affetto, è un'esperienza sgradevole che restituisce l'angoscia di un uomo alieno dal mondo e dal suo tempo di cui tenta di far parte. Non si può non amare Van Gogh, mirabilmente reso da uno strepitoso Willem Defoe.

di Romina Carnevale


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